Volta Pagina: Anagrafe apistica, sia un Censimento premiante
Siamo a quasi un anno di distanza dall’entrata in vigore dell’Anagrafe Apistica Nazionale e ad oggi sono 30.000 gli iscritti, meno della metà degli apicoltori italiani.
C’è da chiedersi perché tutti gli altri non abbiano ancora deciso di fare questa denuncia obbligatoria.
Alcuni percepiscono l’Anagrafe come una scocciatura burocratica che rischia di far smettere molti apicoltori o di renderli invisibili. Sarebbe un danno per
tutti ed è mancanza di senso civico, ma pesa l’assenza di un’azione che sempre si accompagna a censimenti di tale portata: non c’è stata visibilità, né una capillare campagna informativa.
L’impegno maggiore è sulle spalle delle Associazioni apistiche, l’apicoltore che le delega si libera da ogni preoccupazione e meriterebbe un riconoscimento: punteggi sulle graduatorie dei bandi regionali, accesso a piani collettivi di risanamento degli alveari o altre agevolazioni.
Solo così l’Anagrafe Apistica Nazionale potrà fotografare il volto reale dell’apicoltura italiana mirando, nei suoi confronti, gli interventi capaci di sostenere il difficile lavoro dell’apicoltore.
Raffaele Cirone
Presidente FAI-Federazione Apicoltori Italiani